La Didattica di Bruno per Capital.com

I canali dei prezzi sono un ottimo supporto per il trading di tutti i giorni. Una volta abituato l’occhio è piuttosto semplice riconoscerli e sfruttarli per aprire o chiudere posizioni, anche con il filtro di un indicatore. Ovviamente è necessario qualche piccolo accorgimento che vedremo insieme se avrai la pazienza di leggere fino in fondo questo articolo…  >>Continua a leggere…
 

Il triangolo è a pieno titolo una delle figure più ricorrenti di analisi tecnica e tra le più facilmente individuabili sui grafici, indipendentemente dal time frame utilizzato. In pratica tutte le figure triangolari sono “racchiuse” da due trendlines, una superiore e una inferiore, che si possono tracciare sui massimi / minimi fatti toccare dal prezzo durante la formazione della figura… >>Continua a leggere…

Una delle figure di inversioni tra le più semplici da comprendere per chi si avvicina per la prima volta all’analisi tecnica è proprio quella del doppio o del triplo minimo.
Anche la formazione du questa figura, così come tutte le altre figure di inversione, presuppone che vi sia un trend da invertire , motivo per il quale non possiamo parlare di doppio o triplo minimo quando ci troviamo in una fase laterale del mercato… >>Continua a leggere…

Le medie mobili sono a pieno titolo uno degli strumenti più utilizzati non solo dai trader neofiti o avanzati che essi siano ma anche dagli operatori istituzionali.

Ad esempio la media mobile semplice a 200 periodi è tra le più utilizzate anche dai gestori per stabilire se un titolo sia in buona salute (quando si trova sopra la media a 200 periodi) o sia in una fase poco felice (quando le sue quotazioni si trovano al di sotto della stessa media)… >>Continua a leggere…

Più o meno tutti conosciamo il suo più noto indicatore che andremo a trattare in questo articolo, cioè le conosciutissime bande di Bollinger, o per dirla in lingua originale le Bollinger Bands… >>Continua a leggere…

In questo articolo ho deciso di presentarti uno degli indicatori a mio avviso più affidabili nel panorama dell’analisi algoritmica: il CCI, acronimo di Commodity Channel Index.

Questo indicatore racchiude i pregi sia degli oscillatori che degli indicatori, infatti possiamo considerarlo a tutti gli effetti un indicatore “ibrido” per via del suo criterio di costruzione una via di mezzo tra il metodo di realizzazione degli indicatori e quello di costruzione degli oscillatori. >>Continua a leggere…

L’indicatore ADX il cui acronimo sta per Average Directional Moviment è stato sviluppato da Welles Wilder e, nel suo complesso può essere considerato un vero e proprio trading system.

L’indicatore è formato da una prima linea denominata -DI (Minus Directional Indicator) e da una ulteriore linea denominata +DI (Plus Directional Indicator). Infine abbiamola linea ADX vera a propria. >>Continua a leggere…

Sentiamo spesso ripetere che il trading è una attività talmente difficile che la maggior parte delle persone che si dedicano a questa attività perde denaro. Addirittura si parla di percentuali molto alte che sfiorano l’’80%. Detto in soldoni su 100 persone che fanno trading (stiamo parlando di trader retail) 80 perdono soldi (questa è la brutta notizia) e solo 20 guadagnano (e questa, invece, è sicuramente una bella notizia). >>Continua a leggere…

Pochi ci pensano ma quando si comincia a fare trading occorre porsi una domanda molto importante: “che tipo di trader voglio essere?”. La risposta a questa domanda ha tutta una serie di implicazioni come, non in ordine di importanza >>>Continua a leggere…

Una delle domande più ricorrenti che mi sento fare dai miei studenti alle prime armi è proprio questa. “ma cosa funziona davvero nel trading?”. Ti sembrerà strano ma quando ho iniziato io a fare trading nel lontano 1998 neppure sapevo che l’attività di compravendita di titoli azionari andasse sotto il nome di “trading”. >>Continua a leggere…

Il trading può rappresentare una opportunità di lavoro dal momento che per iniziare non è richiesto l’impiego di enormi capitali come in altre attività di impresa che per essere avviate richiedono notevoli investimenti iniziali.

Il rovescio della medaglia è che a differenza di altre attività di impresa, nel trading, oltre al generale rischio di investimento, occorre fronteggiare una serie di pericoli in più che provengono direttamente dalle proprie emozioni… >>Continua a leggere…

Non è semplice dare una risposta a una domanda del genere e non si può essere sbrigativi su un argomento come questo che è della massima importanza.
D’altra parte occorre prestare attenzione a come viene posto il quesito: un conto è chiedere: qual è il capitale minimo per fare trading” altro è porre una diversa questione: qual è il capitale minimo per vivere di trading”… >>Continua a leggere…

Lo stop loss è un argomento tanto importante quanto trascurato dalla maggior parte dei trader, soprattutto da quelli alle prime armi.

Per chi non ne ha mai sentito parlare, con il termine “Stop loss” letteralmente si vuole indicare la possibilità di porre un limite alla perdita dell’operazione in corso. In pratica quando dico ho messo lo stop loss su questo livello significa che quando il prezzo avrà raggiunto quel predeterminato livello la mia operazione sarà chiusa, ovviamente in perdita… >>Continua a leggere…

I modelli di prezzo possono essere definiti come configurazioni grafiche che possono essere individuate nei grafici degli strumenti finanziari. Un modello di prezzo si verifica quando una particolare formazione grafica che è stata osservata in passato ha molte probabilità di ripresentarsi in futuro con conseguenze simili.

Ad esempio il pattern candlestick denominato “hammer” è uno dei più noti e utilizzati nell’analisi tecnica. Questo pattern si forma durante un trend ribassista e indica un possibile punto di inversione al rialzo… >>Continua a leggere…